tag:blogger.com,1999:blog-46293547711137863062024-03-05T19:27:32.301-08:00_disegnoperlap_un blog che raccoglie le idee, gli spunti, gli approfondimenti e gli esperimenti nati durante il corso di disegno per la progettazione alla naba, milano, 2009-10disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.comBlogger28125tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-60957494860827367182010-06-28T01:11:00.000-07:002010-06-28T01:32:00.687-07:00per chi non ha dato l'esameper tutti quelli che devono ancora dare o ri-dare l'esame di disegno:<br />studiatevi bene il contenuto di questo blog e prendete una copia della dispensa in biblioteca.<br />all'esame dovrete avere i disegni relativi a <span style="font-weight: bold;">tutti</span> gli argomenti che abbiamo affrontato durante il corso (anche quelli dove eravate assenti) + <span style="font-weight: bold;">tutti</span> i disegni fatti a casa (che seguano i temi svolti in classe, prendetevi l'estate per disegnare ogni tanto su un quaderno che porterete con voi) + la <span style="font-weight: bold;">tavola</span> finale.<br /><br />la novità è che siete un po' più liberi nei soggetti dei disegni fatti a casa, potete uscire dalla stanza e raccontare anche il posto/i posti dove sarete nei prossimi mesi. portatevi un quaderno bianco e disegnate. ma i "temi di studio", nei vari disegni, vanno rispettati: prospettiva, corpo, texture, dettagli etc.<br />buon lavoro!disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-66392277343536051532010-06-01T10:55:00.000-07:002010-06-01T11:06:45.804-07:00lezione 20, 1.06.10film di animazione<br /><br />Il disegno posto su una timeline diventa un film. Vediamo proiettati disegni diversi, alcuni più materici, altri più vibranti e delicati, con tecniche stili e intenti differenti. Ancora una volta questo ci aiuta a sottolineare quanto è importante lo stile di un disegno in relazione al contenuto e all'emozione-idea che si vuole passare.<br />I film di oggi sono:<br /><br /><a href="http://www.blublu.org/sito/video/muto.htm">MUTO</a> di blu<br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=q1sPLXMg1BQ">History of the main complaint</a> di William Kentridge<br />La parole Perdue di Marc Scialom<br /><a href="http://www.laituefilm.net/index.html">Laitue</a> di Nicholas Brooks<br />Fragments di <a href="http://www.xymara.com/inmyx/index/inmyx307/cu-200703-index/cu-200703-threeseconds.htm">Alexander Schellow</a><br /><a href="http://vimeo.com/8533818">42 - Storie da un edificio Mondo</a> di F. Cogni e D. De Mattiadisegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-66301569491864264062010-05-26T06:21:00.000-07:002010-05-26T06:22:21.531-07:00dispensescarica la dispensa completa del corso <a href="http://www.tooa.it/naba.htm">qui</a>disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-64797285858250484732010-05-25T10:36:00.000-07:002010-05-25T10:37:48.840-07:00lezione 19, 25.05.10Teoria delle ombre e della luce<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh04rA_0yiNq87UJeqcG5efuVGiTUzDEvaq_fAr4H1dlg8w_FfDRmR6iRv-JFIZQ18NmKIpHqT706Qw0knitFl6BfpH6_my5lbFGOeF1g4PMsU00oGXAlxG6VhhyrWjncFJ7S6-n3xgEv1/s1600/ombre001.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 233px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh04rA_0yiNq87UJeqcG5efuVGiTUzDEvaq_fAr4H1dlg8w_FfDRmR6iRv-JFIZQ18NmKIpHqT706Qw0knitFl6BfpH6_my5lbFGOeF1g4PMsU00oGXAlxG6VhhyrWjncFJ7S6-n3xgEv1/s320/ombre001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475263125172100546" border="0" /></a>La luce che investe un oggetto provoca una serie di ombre e riflessi che dipendono dall'intensità della luce, dalla posizione della sorgente, dal tipo di materiale investito.<br />Al di là del calcolo scientifico dell'angolatura e posizione delle ombre, quello che ci interessa è allenare l'occhio a vedere le diverse intensità delle ombre, e la mano a rappresentarle con una scala tonale dei grigi coerente. Riprendiamo quindi il discorso delle campiture per fare un esercizio più preciso e legato alle ombre.<br /><br />ESERCIZIO<br />Disegnare una scala tonale dal nero al bianco attraverso la variazione dell'intreccio delle linee e della pressione della punta della matita.<br />Ricopiare il disegno in fotocopia cercando di rappresentare le differenze tonali tra i punti di ombra e quelli di luce nelle diverse sfumature.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-25995222596977344782010-05-25T10:20:00.000-07:002010-05-25T10:30:33.754-07:00lezione 18, 18.05.10la messa a fuoco<br /><br />Come abbiamo detto, disegnare significa scegliere su quale elemento far cadere l'attenzione di chi guarda. Mettiamo che io voglia copiare una persona a tavola al ristorante. Se il centro del mio interesse è l'architettura del ristorante, disegnerò ogni dettaglio della stuttura e della decorazione dello spazio e schizzerò appena i clienti intenti a mangiare, giusto darò l'idea della moltitudine dei tavoli e gente seduta e dei camerieri. Se mi interessa invece l'uomo che sta mangiando, tutta la mia attenzione andrà sui suoi lineamenti, sulla sua postura, sui capelli e sui vestiti. Il resto passerà in secondo piano, ci sarà un veloce accenno magari al fatto che è a tavola sì, ma in un luogo pubblico e non nel privato della sua cucina, quindi schizzerò qualcosa dell'ambiente intorno ma senza entrare troppo nel dettaglio.<br />Se ciò che mi interessa è invece il progetto della forchetta con cui sta mangiando, tutta l'impostazione del disegno sarà orientata a velorizzare la forma e la funzionalità di questo oggetto, e a quel punto chi sia il fruitore e dove stia usando questo oggetto poco importa. Il centro sarà senza alcun dubbio la forchetta.<br />Queste tre ipotesi sintetizzano l'infinita varietà di scelta del disegnatore sia nella copia dal vero, sia nel disegno inventato o nel disegno di progetto. Diversamente dalla fotografia, quello che scelgo di disegnare c'è, quello che ometto non esiste.<br /><br />ESERCIZIO<br />Disegnare la stessa veduta (a scelta) ma con tra focus diversi.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-72826137679788409012010-05-25T09:32:00.000-07:002010-05-25T09:53:48.004-07:00lezione 12, 23.03.10Anatomia<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgolo3T7Iyet-zi4-e43HiBsRkdxSq-tmdY1ePaujBAlIaiHVC-0AZ43Y7TO2oknGJ-TuFjdnlTops6ekBg5wgOK4uVo8L3KKHsfy2mTL2RV23JkG45KEakFyOOvlgRYCdpqN7Ls5UeykjM/s1600/FIGURA_UMANA2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 279px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgolo3T7Iyet-zi4-e43HiBsRkdxSq-tmdY1ePaujBAlIaiHVC-0AZ43Y7TO2oknGJ-TuFjdnlTops6ekBg5wgOK4uVo8L3KKHsfy2mTL2RV23JkG45KEakFyOOvlgRYCdpqN7Ls5UeykjM/s320/FIGURA_UMANA2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475251305306887586" border="0" /></a><br /><br />Un oggetto entra in profonda relazione con il suo fruitore, una relazione fisica in cui la comunicazione passa dal peso, al materiale di cui questo oggetto è fatto. Disegnare un oggetto significa quindi raccontare questa relazione potenziale, descriverlo nel suo volume e nel suo peso, raccontare il materiale come un'esperienza emozionale e tattile. Allo stesso modo disegnare un paesaggio significa essere guidati da tutto ciò che in un disegno resta invisibile, dagli odori e dai suoni di quel paesaggio, cercare di trasmettere con la scelta dei dettagli la sensazione di esservi immersi dentro.<br />In entrambi i casi il centro è colui che compie l'esperienza, l'uomo, con il suo corpo-ricettore. Uno studio dell'anatomia (che poi si declina in ergonomia) può aiutare la consapevolezza del corpo umano, in modo da progettare tenendolo come centro reale e non come idea astratta.<br />Partiamo quindi da un veloce accenno all'anatomia per poi trattare i canoni di rappresentazione del corpo umano, tra i quali il più utilizzato è ancora quello di Policleto.<br /><br />ESERCIZI<br />Riprendere in mano la copia dal vero della scorsa lezione, tracciare su un altro foglio in punti di riferimento principali dei volumi. Al loro interno inserire una figura umana proporzionata e in relazione corretta con l'intorno.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj32jTW6ZYf0VSynxeAOv6NJ61NjLrkrgBVuCwppQg59h6x1t_jtqNP0oSn-6w7DLc-MbJ7MYs6gHVRlp-ri6KTYZJgkwj9fJmz9G65Xzqsp-ZO_kv_4_vCzPukCV3M5oH0BBwcoh7FxFpQ/s1600/uomo_vitruviano_accademia_v.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 231px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj32jTW6ZYf0VSynxeAOv6NJ61NjLrkrgBVuCwppQg59h6x1t_jtqNP0oSn-6w7DLc-MbJ7MYs6gHVRlp-ri6KTYZJgkwj9fJmz9G65Xzqsp-ZO_kv_4_vCzPukCV3M5oH0BBwcoh7FxFpQ/s320/uomo_vitruviano_accademia_v.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475251843714184434" border="0" /></a>disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-65175426525526581622010-05-17T03:40:00.000-07:002010-05-17T04:13:27.365-07:00lezione 17, 11.05.10visita della mostra del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.<br />ore 11.30 Biblioteca Ambrosiana + Sacrestia del Bramante, santa Maria delle Grazie.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizkE2A4zgz5ZNEEwbcg6q_JQjO_ZlDZH1p4PioHmxwKy1APwcZtx9Fq60S7S3PKPKcOdqlZrDZQ1Ls-5xmIYyUQwB32PPH0dm-fQ1OU7W16KVI1NRKuz4LlOxsMXOUKYYDurDoY4iwYKF/s1600/cod+atlantico.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 242px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizkE2A4zgz5ZNEEwbcg6q_JQjO_ZlDZH1p4PioHmxwKy1APwcZtx9Fq60S7S3PKPKcOdqlZrDZQ1Ls-5xmIYyUQwB32PPH0dm-fQ1OU7W16KVI1NRKuz4LlOxsMXOUKYYDurDoY4iwYKF/s320/cod+atlantico.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472193909596429442" border="0" /></a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrHHhYXmboTQyA9jkXG9kUMwDCF-OyBlPsBo4ognPqz4gYHk9q4HPUY9uWx4rhAmg4l7eCPmgGnzDIzdw-jpOTjKnH-R4jdecevnK5DMb64zUPTjS6a1lricmo_o_zpHgO0TEs6_GC7aU/s1600/leonardo_da_vinci_08.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 220px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrHHhYXmboTQyA9jkXG9kUMwDCF-OyBlPsBo4ognPqz4gYHk9q4HPUY9uWx4rhAmg4l7eCPmgGnzDIzdw-jpOTjKnH-R4jdecevnK5DMb64zUPTjS6a1lricmo_o_zpHgO0TEs6_GC7aU/s320/leonardo_da_vinci_08.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472194979458631490" border="0" /></a><br /><br />il <a href="http://www.ambrosiana.eu/cms/codice_atlantico-814-814.html">codice atlantico</a> è custodito nella biblioteca ambrosiana di milano ed è costituito da più di 1000 disegni e appunti di leonardo, esposti in cicli di tre mesi.<br />i disegni di leonardo sono incredibilmente interessanti per un corso di design e di disegno. oltre ad essere un grande artista, leonardo era un formidabile progettista e ricercatore in tutti i campi: dalla meccanica alla musica, dall'ottica all'ingegneria, dall'astronomia all'architettura, eccetera. leonardo nei suoi codici copia e progetta ogni dettaglio, dalla pianta al prospetto, dalla decorazione del pavimento al meccanismo di aggancio del lampadario. sui suoi piccoli fogli (dovuti alla difficoltà di ottenere carte grandi, resistenti ed economiche nel 1400) leonardo schizza con incredibile precisione e tratto da miniaturista palazzi e fontane in 1 cm quadrato di carta, disegni che nella loro approssimazione contengono tutte le informazioni progettuali necessarie. ogni disegno é UN PROGETTO, e l'architettura raffigurata in questi disegni è qualcosa di organico e vivente, studiata e rappresentata da ogni angolatura possibile.<br />è con l'occhio del designer che proviamo a guardare questi disegni (a matita, puntasecca, sanguigna): la composizione della tavola, l'integrazione tra testo e disegno, lo studio del dettaglio e del volume, la precisione del tratto, il procedere progettuale all'interno del foglio. la molteplicità di visioni che leonardo applica agli oggetti di osservazione amplia l'orizzonte del disegno per il progetto. durante l'accademia si tende a rivolgersi forse più al contemporaneo nelle sue varie sfumature. guardiamo allora a leonardo non come ad un artista del 1400, ma con lo sguardo attento con cui guarderemmo una mostra del salone del mobile.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-72809396794913812412010-05-17T03:28:00.001-07:002010-05-25T10:56:50.651-07:00l'esameper l'esame del corso di disegno, verrà valutato il percorso personale fatto durante l'anno.<br />l'impegno e la partecipazione al corso saranno i criteri di valutazione più importanti.<br />per l'esame dovrà essere portato tutto il materiale prodotto durante l'anno.<br />il giorno dell'esame dovete quindi portare:<br />1- i <span style="font-weight: bold;">disegni fatti in classe </span>(controllate sul blog gli argomenti di ogni lezione per verificare di avere tutti gli esercizi e fate le tavole che vi mancano)<br />2- i <span style="font-weight: bold;">disegni fatti a casa</span>: i disegni dalla finestra e quelli della propria stanza. il corso è iniziato in novembre, i disegni dovrebbero essere almeno almeno uno più complesso oppure due-tre disegni schizzati alla settimana. fate voi i conti.<br />3- come disegno definitivo per l'esame va prodotta <span style="font-weight: bold;">una tavola 50x70</span> cm in cui raccontate la vostra stanza (tutti i disegni fatti a casa sono da considerarsi appunti per questa tavola finale). la tecnica è libera. potete aggiungere testi, impaginare come meglio credete (ripensate ai carnet di viaggio). l'importante è che ci sia un PROGETTO e che sia raccontato principalmente con il DISEGNO. i disegni sulla tavola devono avere più di un punto di vista (quindi piano largo + zoom su degli oggetti per esempio). questa tavola serve a dimostrare ciò che avete imparato durante il corso. non sono ammessi errori consapevoli dati dalla fretta.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-43264250589205966882010-05-17T03:21:00.000-07:002010-05-25T10:16:32.228-07:00lezione 16, 4.05.10tecniche e stili<br /><br />Applichiamo le tecniche della scorsa lezione in un ritratto. Tengo in mente la possibilità di usare eventualmente il mirino per osservare delle proporzioni che a occhio non funzionano, e la tecnica di misurazione della matita: con il braccio teso e un occhio chiuso, segno sulla matita con il pollice la misura di una distanza. Tutto il resto verra misurato prendendo la prima distanza misurata come unità di misura. Sarà quindi facile riportare le misurazioni in scala: se la distanza tra gli occhi è la mia unità, l'altezza del viso sarà "5 volte la distanza tra gli occhi". A questo punto, che sul mio foglio la distanza tra gli occhi sia 5 centimetri o 15 non cambia nulla. L'importante è che una misura x sia un quinto dell'altra.<br /><br />ESERCIZIO<br />Divisi a coppie, si posa e si disegna a turno. La costruzione del ritratto chiama in campo tutto quello di cui abbiamo parlato dall'inizio dell'anno a oggi: osservare il viso, misurarlo a occhio, segnare il volume entro cui si inscrive il volto, tratteggiare la posizione di occhi, naso, bocca, entrare nel dettaglio, ripassarlo con un tratto più deciso e accentuare il disegno con il chiaroscuro.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-53275398806988186222010-05-17T02:53:00.000-07:002010-05-25T10:08:51.523-07:00lezione 15, 27.04.10campiture, tratteggi, chiaroscuro<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PxglveqWYR9MTH9Vx2gk4Qsd4lBtzoGrXXnvL7mybi4zg2ORjIbdCNOcl_0ZIHM0hOBrdQYEA1O7twNgAOsTpVEZxRB1CLv3kGNJQAc0-JSi3G9UjGxkbIsUxRG3PRVrQWdmpzazROj4/s1600/pericoli.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 199px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PxglveqWYR9MTH9Vx2gk4Qsd4lBtzoGrXXnvL7mybi4zg2ORjIbdCNOcl_0ZIHM0hOBrdQYEA1O7twNgAOsTpVEZxRB1CLv3kGNJQAc0-JSi3G9UjGxkbIsUxRG3PRVrQWdmpzazROj4/s320/pericoli.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475255700573989874" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxa3P24h17QWjdta0oZLa5KRKuv_ZGwA8CkcTsUu9qJIu5EsttEJ6AYfY3M3OhjtzBoS6czj2sI3gMXd72Yo4V5TxTtj81nxYO0p8kljTXN17pSo-rmRemw9eX-J3SXMi5Fe4DSavS-w19/s1600/alice_lewis-carroll-06.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 239px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxa3P24h17QWjdta0oZLa5KRKuv_ZGwA8CkcTsUu9qJIu5EsttEJ6AYfY3M3OhjtzBoS6czj2sI3gMXd72Yo4V5TxTtj81nxYO0p8kljTXN17pSo-rmRemw9eX-J3SXMi5Fe4DSavS-w19/s320/alice_lewis-carroll-06.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475254059849785106" border="0" /></a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoIo8Kq5YT6O4t7wNagJMfY2TbEftyh1I2dK4uCk4fJC2jjkiVCTFvBw3FpDGJ9mtJGBz5u2C9uwgKSSwNuguERgJj_ZNF2XvkluFYLT0G9PHKPmQyW89rc7743hny7yGZIXhrSCkHijg1/s1600/Leonardo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 285px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoIo8Kq5YT6O4t7wNagJMfY2TbEftyh1I2dK4uCk4fJC2jjkiVCTFvBw3FpDGJ9mtJGBz5u2C9uwgKSSwNuguERgJj_ZNF2XvkluFYLT0G9PHKPmQyW89rc7743hny7yGZIXhrSCkHijg1/s320/Leonardo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472178900061417746" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWn92QFxwgWXFJT2UG8LMY-vDOKqSvzhpt4FFO_VACunRa-uOrWNOObcq5zSGALii4V60Z28RvRnvJ95VictmtpINuouAw3HL6z402KlYE3TDQoPRHR8e1vlFhpn7yiay6Fozrxf_32-X/s1600/toppi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 229px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWn92QFxwgWXFJT2UG8LMY-vDOKqSvzhpt4FFO_VACunRa-uOrWNOObcq5zSGALii4V60Z28RvRnvJ95VictmtpINuouAw3HL6z402KlYE3TDQoPRHR8e1vlFhpn7yiay6Fozrxf_32-X/s320/toppi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472177454265143426" border="0" /></a><br />Un disegno è composto di linee spezzate o curve, da forme piene o vuote, da volumi accennati o caricati.<br />Il modo in cui si decide di ripassare lo schizzo a matita è determinante per il carattere del disegno. La tridimensionalità può essere accentuata con una sfumatura o suggerita appena con le linee dei contorni, lo stesso contorno può essere un filo sottile o una linea marcata e nera.<br />Le tecniche sono tante e molto legate alla sperimentazione personale. Oggi facciamo una panoramica da testare con calma, a casa: la matita, il pennello e il pennino, il pennarello, la matita colorata e quindi il tratteggio, la puntinatura, la sfumatura usando grafite, china, inchiostro...<br /><br />ESERCIZIO<br />disegnare lo stesso oggetto per tre volte, applicando tre diverse tecniche di campituradisegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-54823992774206101632010-04-20T11:49:00.000-07:002010-05-25T10:01:16.606-07:00lezione 14, 20.04.10<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKaVUEKU1vdAkhjMdpLTMUQhPjbDJiFBbE5j4Frj2d7vDpIRlNrM32YZSodM9P2_Umm8jqvhyqOW3f_2eUVi9i7NQzMru6brODYuGdAl1pGLkfNP37XrNR_wPUxVqUne43ovGK0_-PTCot/s1600/mari.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 303px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKaVUEKU1vdAkhjMdpLTMUQhPjbDJiFBbE5j4Frj2d7vDpIRlNrM32YZSodM9P2_Umm8jqvhyqOW3f_2eUVi9i7NQzMru6brODYuGdAl1pGLkfNP37XrNR_wPUxVqUne43ovGK0_-PTCot/s400/mari.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5462295508299398674" border="0" /></a><br /><br /><br />oggi parliamo di enzo mari e delle sue "lezioni di disegno", che più che lezioni di disegno sono istruzioni per la progettazione in senso globale. il libro è da leggere, lo potete trovare anche a puntate sui numeri di abitare dal settembre 2007 al settembre 2008.<br /><a href="http://www.multiplicity.it/living.html">QUI</a> trovate invece alcuni spezzoni di mari in video, le premesse ad un corso che ha tenuto al politecnico di milano da cui poi sono partite le lezioni di disegno stampate.<br /><br />ESERCIZIO<br />Vestitevi da progettista e rappresentate in una tavola un progetto a piacere tra quelli visti durante il Salone del Mobile come se fosse vostro. La tavola deve raccontare attraverso dei disegni l'oggetto, il suo progetto, il suo funzionamento. Ciò che non so me lo invento, l'importante è che tutto avvenga prevalentemente per disegni (con l'aiuto di testi, frecce, riquadri...) e che si dia un racconto approfondito dell'oggetto in questione.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-9079104732548438892010-03-29T09:26:00.000-07:002010-04-20T11:48:51.043-07:00lezione 13, 30.03.10<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUyn3CuTIZJskItRSWu0Fm2xMRuP25DyJT3W1CfifiWRSlBjK5m1yKyzmufpAZ5eCFR9L__o-YPXF4VObUPdURyu7r1-mg6e5IqD76grciQZp87m68EuLC0aVWSeIhYR-rU8V2amsXrbcn/s1600/egon_schiele_seated_woman_ii_19171.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 138px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUyn3CuTIZJskItRSWu0Fm2xMRuP25DyJT3W1CfifiWRSlBjK5m1yKyzmufpAZ5eCFR9L__o-YPXF4VObUPdURyu7r1-mg6e5IqD76grciQZp87m68EuLC0aVWSeIhYR-rU8V2amsXrbcn/s200/egon_schiele_seated_woman_ii_19171.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454093894358029378" /></a><br /><br />visita alla mostra di egon schiele a palazzo reale a milano (appuntamento lì davanti alle 11.30) e alla mostra di disegni di francis bacon alla fondazione durini.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbug8YsriDgXoT4BBihJ9AE7wtdkjvxZuqUXxhhiDKxgXl1QTE4lPb3p30fNsK3DdERomT74prHBIztK-3Z9SfQRAxg6Fx3tpH7Chz6jGG99OY6-s84Yi2lgA3pHq0Ekyg3yZQXw2fnQlk/s1600/132_3.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 134px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbug8YsriDgXoT4BBihJ9AE7wtdkjvxZuqUXxhhiDKxgXl1QTE4lPb3p30fNsK3DdERomT74prHBIztK-3Z9SfQRAxg6Fx3tpH7Chz6jGG99OY6-s84Yi2lgA3pHq0Ekyg3yZQXw2fnQlk/s200/132_3.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454900451916252866" /></a>disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-51431260246510984612010-03-29T09:23:00.000-07:002010-03-29T09:26:36.289-07:00lezione 12, 23.03.10<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGSBNXyYX7NQ-xohEBp_X1P8fxb8t2dZWTnwwEe2ELKHAsZDOyQ76sJzmprHWNPBZroHdHrFxULw-MBY6CCm6bqodR791xCNGb-E1ebQx3z1ETuUjyCD2wYh2yvnkZs9ZEMIElfWUZhgFL/s1600/testa3.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 148px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGSBNXyYX7NQ-xohEBp_X1P8fxb8t2dZWTnwwEe2ELKHAsZDOyQ76sJzmprHWNPBZroHdHrFxULw-MBY6CCm6bqodR791xCNGb-E1ebQx3z1ETuUjyCD2wYh2yvnkZs9ZEMIElfWUZhgFL/s200/testa3.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454092941487549778" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YxzVYqKJngo4hX2saiN5Uuejh6a_hUXpLoG67thp8uXdyhVQELVcE8xrvlJRKszEy9YJ4Zuv-CNtx7vfLcAwJr8a3j1fhX8xhyphenhyphen6ekZFck4syHLpd_1JfYQe_sY9kr-9RH58MRJvzQLzv/s1600/FIGURA_UMANA2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 174px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YxzVYqKJngo4hX2saiN5Uuejh6a_hUXpLoG67thp8uXdyhVQELVcE8xrvlJRKszEy9YJ4Zuv-CNtx7vfLcAwJr8a3j1fhX8xhyphenhyphen6ekZFck4syHLpd_1JfYQe_sY9kr-9RH58MRJvzQLzv/s200/FIGURA_UMANA2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454092937375335282" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoiv57Q6trwDk5ZvSEp62AZZ0RLA_QomNhDw1L6cBe-1kGWoS65G1QzaMGHXFfQuoyAe9Ua6i0Ll-6lTK7ECSlqfibCRKE7FyJTGLz3TBTbhGH03MKmsn8DOv6hH5rw-3-17JDlGOh24jL/s1600/uomo_vitruviano.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 145px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoiv57Q6trwDk5ZvSEp62AZZ0RLA_QomNhDw1L6cBe-1kGWoS65G1QzaMGHXFfQuoyAe9Ua6i0Ll-6lTK7ECSlqfibCRKE7FyJTGLz3TBTbhGH03MKmsn8DOv6hH5rw-3-17JDlGOh24jL/s200/uomo_vitruviano.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454092932795929842" /></a><br />la figura umana, il canone di policleto.<br />esercizio: inserire nel disegno della lezione precedente una figura umana in relazione con lo spaziodisegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-35731124949027719602010-03-29T09:22:00.001-07:002010-05-25T09:32:07.874-07:00lezione 11, 16.03.10Proviamo ad applicare le regole della prospettiva a una copia dal vero.<br /><br />ESERCIZIO<br />Ci mettiamo nella stessa posizione della copia dal vero della lezione n. 3. da lì ridisegnamo applicando le regole della prospettiva. Le proporzioni saranno ora più corrette e coerenti. Questa volta disegnamo la NABA non copiando un elemento dopo l'altro, ma costruendo uno schizzo preliminare in cui tracciamo le rette di terra, dell'orizzonte, proviamo individuare i fuochi e disegnamo i volumi entro cui inscriveremo i vari elementi del paesaggio. Solo in un secondo tempo lavoreremo dentro i volumim fino a definire con precisione i contorni e i dettagli degli elementi.<br />Facendo questo esercizio iniziamo a sperimentare la diversa durezza delle matite. Utilizzeremo una HB, una 4H e una 4B. ognuna di queste matite acquista nel disegno un ruolo differente.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-4270077080197711902010-03-29T09:20:00.000-07:002010-05-25T09:19:15.563-07:00lezione 10, 9.03.10Texture<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP1wC43jrRNHr7pk26rEdu_dw7Lpxf8X77XbCHVC73DvfdT5tuBw4O1GYz4pz8Fmq5pohNj-DD0v76vo3Pqr2C1g1DBV7m8JSTgp9OJevciIC4w4QiC0dNrk3zyAlUYvVn3e3slFQW-rK5/s1600/joe+sacco.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 202px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP1wC43jrRNHr7pk26rEdu_dw7Lpxf8X77XbCHVC73DvfdT5tuBw4O1GYz4pz8Fmq5pohNj-DD0v76vo3Pqr2C1g1DBV7m8JSTgp9OJevciIC4w4QiC0dNrk3zyAlUYvVn3e3slFQW-rK5/s320/joe+sacco.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475242890637269266" border="0" /></a><br />Disegnare richiede un tempo e un'attenzione proporzionale al livello di dettaglio che si vuole ottenere. Per disegnare un tessuto per esempio è importante decidere in quale modo rappresentare la materia di cui il tessuto è fatto, in modo da renderne la trama, il peso, lo spessore. Lavorare sul molto piccolo acuisce la capacità di osservazione: forzarsi a dettagliare precisamente un elemento che avremmo liquidato con poche linee è un esercizio molto utile per affinare la propria capacità di rappresentazione e studiare la fattezza di un materiale (o un oggetto).<br />Vico scriveva "Noi conosciamo solo ciò che facciamo". Visto che disegnare è un po' come riprogettare un elemento e dato che riusciamo a copiare correttamente solo ciò di cui capiamo nel profondo il funzionamento, quando disegnamo dal vero "facciamo" l'oggetto, e dunque lo conosciamo.<br />L'osservazione attenta durante la copia dal vero ci fornisce gli elementi per interiorizzare il modo in cui è fatta la trama di una tessitura o il meccanismo a pressione di uno sgabello. Dopo averlo disegnato, saremo concettualmente capaci di rifarlo. La sfida sarà poi quella di trovare una sintesi grafica per rendere l'idea di quel materiale con un tratto più veloce ma ugualmente efficace.<br /><br />ESERCIZIO<br />Disegnare la propria mano e il proprio avambraccio dettagliando il più possibile la tessitura della maglia o del maglione.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-67731877372072294972010-03-29T09:19:00.000-07:002010-05-25T09:23:57.306-07:00lezione 9, 9.02.10<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHvpdMEP4zZL_hWokhHIWIJbumspb3CfPneCPVRmWQl6envl9zBYuy-7in5q066beBOC83JK7vWk_Eh4CZH1sjQwMriLN_xuyOXNosbk12JVqvuPbPPeYUhnhdvWlvpvRRHftMnhGGh7mC/s1600/48-albero.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 142px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHvpdMEP4zZL_hWokhHIWIJbumspb3CfPneCPVRmWQl6envl9zBYuy-7in5q066beBOC83JK7vWk_Eh4CZH1sjQwMriLN_xuyOXNosbk12JVqvuPbPPeYUhnhdvWlvpvRRHftMnhGGh7mC/s200/48-albero.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454091507291916178" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNnOyMICxGWpncNGg3fhu7rtviwTlHayncf810QLaZt5vrlocNr1Ji8NBBGuJIgL8zx9fEBf3z_W1UWn3vAAupC5OZ_xV9LjjpJxUo5WAquV7BVHjHvLYlWMcAFecFp3O_SLHklqoLcTPo/s1600/disegnare-un-albero-3.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 193px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNnOyMICxGWpncNGg3fhu7rtviwTlHayncf810QLaZt5vrlocNr1Ji8NBBGuJIgL8zx9fEBf3z_W1UWn3vAAupC5OZ_xV9LjjpJxUo5WAquV7BVHjHvLYlWMcAFecFp3O_SLHklqoLcTPo/s200/disegnare-un-albero-3.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454091506174635858" border="0" /></a><br />Ancora sulla prospettiva, ripasso della lezione precedente.<br /><br />ESERCIZIO<br />Disegno in prospettiva centrale di un cubo di una data dimensione.<br />Disegno in prospettiva accidentale di un cudo di una data dimensione.<br /><br />ESERCIZIO A CASA<br />disegnare un albero copiandolo dal vero. Disegnare un albero è molto complicato e dè un ottimo esercizio per acuire la capacità di osservazione.<br />Fare questo esercizio focalizzando l'attenzione prima su un ramo, poi seguire il suo andamento disegnando via via gli altri rami, gli incroci, i nodi, le forme spezzate nel modo più fedele possibile, fino al tronco.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-81926942550903715032010-03-29T09:18:00.000-07:002010-05-25T04:35:56.341-07:00lezione 8, 2.02.10la prospettiva, prima lezione<br /><br />I metodi di rappresentazione geometrica sono degli strumenti messi a punto dall'uomo per rappresentare su un piano gli oggetti tridimensionali. La proiezione ortogonale e l'assonometria sono metodi di astrazione: l'uno scomponendo i piani in tre quadranti diversi, l'altro ponendo tutti i piani come paralleli fra loro. La prospettiva è invece un metodo illusorio, in cui si rende l'illusione ottica della convergenza delle rette in punti detti di fuga. È una convenzione scientifica di rappresentazione della realtà che trova il suo apice nella codifica del 1500. noi sappiamo che l'occhio umano in realtà ha un raggio di visione limitato, che vede in modo progressivo sommando velocemente i dati precettivi assorbiti per punti, sappiamo che la luce e la stessa aria (l'"etere") influenzano moltissimo la visione facendoci percepire le cose più lontante azzurrognole per esempio e comunque non distintamente come vorrebbe lo spazio "euclideo". In generale si può quindi dire che la prospettiva "consente di concepire lo spazio come se fosse infinito e omogeneo, rappresentando gli oggetti che contiene in modo unitario, come se potessimo osservarli con un unico immobile occhio" *<br /><br />ESERCIZIO<br />Rappresentazione prospettica di volumi a scelta con<br />1) prospettiva centrale<br />2) prospettiva accidentaledisegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-82987532251430604842010-03-29T09:17:00.002-07:002010-05-25T03:54:39.426-07:00lezione 7, 26.01.10la struttura geometrica invisibile dietro gli oggetti<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtof4PAF-QdgJAx6C-klJHc7Y2MJNnqhceMFzfz1qoT_bWPe99QfJQrD9dssOP-VuD6R9s-6Pr2bN565S2bHaxFqeSrFOtbCpmSqGhfP3OJAL-_cSRIw6Eik2M1sBzKOE8xljITrCwJSw-/s1600/cezanne-joueurs.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 262px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtof4PAF-QdgJAx6C-klJHc7Y2MJNnqhceMFzfz1qoT_bWPe99QfJQrD9dssOP-VuD6R9s-6Pr2bN565S2bHaxFqeSrFOtbCpmSqGhfP3OJAL-_cSRIw6Eik2M1sBzKOE8xljITrCwJSw-/s320/cezanne-joueurs.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475159120646493298" border="0" /></a><br />Ogni oggetto è costituito da volumi. Cezanne (e poi il cubismo) diceva che l'essere umano può essere scomposto in rettangoli, quadrati e cerchi; Michelangelo diceva che la scultura esiste già all'interno del blocco di marmo nel quale sarà scolpita. Al di là dei significati metafisici e concettuali di questi esempi, la scomposizione in forme geometriche primarie facilita la comprensione degli oggetti e permette di disegnare, per esempio, il movimento di un essere vivente prevedendo le inclinazioni delle varie parti. Vedremo come una mano disegnata inizialmente come un insieme di cunei e cilindri faciliti enormemente il suo posizionamento corretto e "naturale". Allo stesso modo è molto importante, disegnando un oggetto, capire in cosa si "inscrive", in modo da segnare grossolanamente le parti che lo compongono e le loro proporzioni. Solo in una seconda fase entreremo nei volumi semplici, sgrossando e ritagliando la forma fino ad ammorbidirla rendendola in tutti i suoi dettagli e trasformandola in una sedia, una automobile, una mano.<br /><br />ESERCIZIO<br />Copia dal vero di uno sgabello. Iniziare a disegnare i volumi proporzionati per poi entrare nel dettaglio.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-11462729827304202010-03-29T09:17:00.001-07:002010-05-25T03:22:48.092-07:00lezione 5, 12.01.10Analisi compositiva collettiva dei carnet di viaggio<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3j4MPcvgTWIK7BwScmUieqYqFH2lBL7FKAh5F17AH_-5O4eE2efbJ9aTst6emQXejb4nFpIrpkM3oxkJn-GsgvVCnFk5_3CAxuswuFWkUo5Ut0onHl00-rOoqJ2qAnvsH28AeOWnLgjk/s1600/faravelli.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 226px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3j4MPcvgTWIK7BwScmUieqYqFH2lBL7FKAh5F17AH_-5O4eE2efbJ9aTst6emQXejb4nFpIrpkM3oxkJn-GsgvVCnFk5_3CAxuswuFWkUo5Ut0onHl00-rOoqJ2qAnvsH28AeOWnLgjk/s320/faravelli.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475151007643403890" border="0" /></a><br />Siamo tornati dalle vacanze, e ci siamo scambiati i racconti e i carnet.<br />ogni quaderno era diverso e con dei tratti peculiari che è stato molto interessante analizzare insieme. Le questioni emerse sono tantissime, e hanno a che vedere con la natura stessa del disegno e della rappresentazione della realtà attraverso il disegno.<br />proviamo ad elencarne qualcuna, a titolo di esempio e di stimolo per riflessioni progettuali personali:<br />* l'impaginazione e la "grafica": un disegno è una composizione nello spazio di un foglio. la scelta della dimensione e del rapporto tra gli elementi dentro la pagina bianca influenza moltissimo la comprensione o l'evocazione di un meccanismo, di uno spazio, di un progetto. anche all'interno di un quaderno di schizzi, il rapporto tra le immagini è qualcosa che emerge agli occhi dell'osservatore, che tenderà a guardare la pagina nel suo insieme. posta l'assoluta libertà del foglio di appunti sparsi e disordinati, in un disegno definitivo la variabile "grafica" è un aspetto importante da prendere in considerazione.<br />* la scrittura: inserire tra i disegni delle parti di testo può a volte arricchire il disegno, altre sminuirne la potenza. le parole aggiunte al disengo possono essere degli appunti sul funzionamento di qualcosa, una precisazione tecnica o delle note a margine di un'esperienza. anche il testo entra a far parte della composizione globale della pagina. per questo l'importanza della scelta della posizione dei blocchi di testo, del corpo del carattere e del tipo di font è fondamentale. scrivere a mano è molto diverso da scrivere a macchina, a trasferelli o con il computer. e anche nella scrittura a mano, va fatta una ricerca e degli esperimenti per trovare un carattere personale che non sia da diario dei segreti ma faccia emergere subito il carattere "progettuale" della pagina.<br />* il rapporto immagine disegnata-immagine fotografata è molto interessante. mettere in relazione immagini e disegni richiede molta attenzione perchè il rischio è che una bella fotografia uccida un disegno o viceversa che un bel disegno metta in secondo piano una fotografia. la relazione che si instaura è interessante quando c'è interdipendenza concettuale tra le due immagini, ed esiste un bilanciamento anche grafico negli espedienti di disposizione (dei riquadri, delle frecce ...). interessante quando si provano dei montaggi di disegni che si trasformano in immagini o inserti reali in disegni fatti a mano. (questo discorso può essere valido anche per l'inserto di oggetti reali incollati sul foglio)<br />* la narrazione è importante: è una narrazione anche il libretto di montaggio di un armadio, in qualche modo. è qualcosa che si sviluppa o qualcosa di autoconcluso al cui interno ci sono elementi che suggeriscono storie e relazioni al di là della singola immagine. la narrazione può procedere all'interno del foglio, può influenzare il foglio e la sua dimensione, o il numero di fogli successivi. può essere rappresentata una scansione temporale o un percorso dove sono messi in rilievo alcuni punti salienti.<br />* la messa a fuoco. come si è già detto, fare un disegno significa operare delle scelte, una dopo l'altra. la messa a fuoco è una delle scelte principali: cosa decido di raccontare nel dettaglio e cosa lascio sfumato sullo sfondo, posto che voglio dare un accento nel mio disegno e non rappresentare una veduta iperrealista alla Canaletto. lo sfondo, il livello di dettaglio, l'intorno e il contesto, il fatto che ci sia una figura umana che si muove nello spazio e usa degli oggetti o che gli oggetti si muovano "da soli" dentro uno schema: sono tutte scelte importati per il disegno che si vuole fare.<br />* la dimensione e la qualità del foglio sono un altro elemento fondamentale: tanti piccoli foglio 10x10 centimetri creano una lettura e un ritmo narrativo molto diverso da un unico foglio lungo 5 metri (come sarà ancora diverso se nel mio unico foglio disegno quattro riquadri uguali oppure se faccio "fluire" il racconto disegnato in una sorta di spirale e frecce). anche il tipo di foglio è una variabile: che sia rosso disegnato in bianco, che sia da acquerello (ed è bene testare la tecnica che si vuole usare sul foglio che si intende utilizzare: ogni tecnica ha un tipo di carta che riesce a valorizzarla più di un'altra) o da stampante...<br />* di pari passo segue la tecnica scelta: che sia a carboncino, a pennarello, a matita, ad acquerello, ogni cosa da un carattere preciso al disegno, al di là del soggetto rappresentato. un disegno a gessetto ha un valore di "tono" e di "calore" ben diverso da un disegno a "filo di ferro" preciso e asettico.<br />* il linguaggio di rappresentazione: la scelta generale del "come" raccontare, in questo caso, un viaggio. su cosa concentrarsi, quali dettagli far emergere, cosa disegnare e cosa invece scrivere, quali riflessioni appuntare e quali tralasciare. che tecnica usare e che "stile" scegliere per disegnare.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-42692028577839530432010-01-23T06:30:00.000-08:002010-01-23T06:35:07.031-08:00da una finestra e dall'altra<a href="http://2.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIP_KFX3I/AAAAAAAAAB4/OF7tmrh0E6o/s1600-h/P1230007.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429942846470053746" border="0" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIP_KFX3I/AAAAAAAAAB4/OF7tmrh0E6o/s320/P1230007.JPG" /></a> <a href="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIPhAlDVI/AAAAAAAAABw/p_IGFRIaFOc/s1600-h/P1230006.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429942838377123154" border="0" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIPhAlDVI/AAAAAAAAABw/p_IGFRIaFOc/s320/P1230006.JPG" /></a><br /><div><br /><br /><div><a href="http://4.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIPNgmPEI/AAAAAAAAABo/w9vDtmAsEGc/s1600-h/P1230001.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429942833142709314" border="0" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sIPNgmPEI/AAAAAAAAABo/w9vDtmAsEGc/s320/P1230001.JPG" /></a><br /><br /><br /><div></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-90940852534117489392010-01-23T06:23:00.000-08:002010-01-23T06:29:57.740-08:00<div> <a href="http://2.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHIas3xQI/AAAAAAAAABI/A14dTssT-mA/s1600-h/P1230002.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429941616913138946" border="0" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHIas3xQI/AAAAAAAAABI/A14dTssT-mA/s320/P1230002.JPG" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHISgxK8I/AAAAAAAAABQ/4Xsf0Cqn7SA/s1600-h/P1230003.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429941614714891202" border="0" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHISgxK8I/AAAAAAAAABQ/4Xsf0Cqn7SA/s320/P1230003.JPG" /></a><br /><div><br /><br /><br /><div><br /><br /><br /><br /><div><a href="http://3.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHIPeRLZI/AAAAAAAAABA/RBT803VPdQg/s1600-h/P1230001.JPG"></a><br /><br /><br /><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHIiolw-I/AAAAAAAAABY/z1iMWWOKF68/s1600-h/P1230004.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429941619042665442" border="0" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHIiolw-I/AAAAAAAAABY/z1iMWWOKF68/s320/P1230004.JPG" /></a> <div><a href="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHI7lozYI/AAAAAAAAABg/q0Ga1yATcCM/s1600-h/P1230005.JPG"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429941625741168002" border="0" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHI7lozYI/AAAAAAAAABg/q0Ga1yATcCM/s320/P1230005.JPG" /></a></div><br /><div><a href="http://1.bp.blogspot.com/_Urw0PV5iHIU/S1sHI7lozYI/AAAAAAAAABg/q0Ga1yATcCM/s1600-h/P1230005.JPG"></a> </div></div></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-53928172260312232952010-01-18T01:43:00.000-08:002010-05-25T03:43:34.030-07:00lezione 6, 19.01.10<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwMrpWHk4s1zD9yKT85dxmt3osd0bIyUvTP386PQIOaKQTUb0IenQvP3tLD9qlZchqnodOkEIcIE11iaMd3hmP9TXfBd7opuyK2qv8XYYG9TaUFjxt2_YvVE7CMCr9wMhsh4051nLjQ3oU/s1600/obscuraroom.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 165px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwMrpWHk4s1zD9yKT85dxmt3osd0bIyUvTP386PQIOaKQTUb0IenQvP3tLD9qlZchqnodOkEIcIE11iaMd3hmP9TXfBd7opuyK2qv8XYYG9TaUFjxt2_YvVE7CMCr9wMhsh4051nLjQ3oU/s200/obscuraroom.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454088734252965410" border="0" /></a>Le capacità percettive coinvolte nel disegno sono fondamentalmente cinque:<br />- la percezione dei contorni<br />- la percezione degli spazi<br />- la percezione dei rapporti (prospettiva e proporzioni)<br />- la percezione di luci e ombre<br />- la percezione del tutto (gestalt)<br /><br />Dato che quando disegnamo siamo immersi nella realtà e gli oggetti sono dei volumi a tre dimensioni immersi nell'aria e nella luce, può essere molto difficile alcune volte riuscire a "vedere" quello che naturalmente precepiamo, tanto da ridisegnarlo su carta.<br />Soprattutto per quanto riguarda la percezione dei contorni e dei rapporti, nei secoli sono stati messi a punto utili strumenti per aiutare l'artista nel suo difficile compito.<br />Le magnifiche vedute di venezia, canaletto le faceva disegnando all'interno di una grande "camera oscura" dove per un fenomeno ottico la luce, passando per un foro detto stenopeico, proietta all'interno di una stanza buia l'immagine ribaltata di ciò che c'è fuori, come in una videoproiezione. A questo punto all'artista non resta che ricalcare i controni della proiezione. Un metodo più "portatile" era il mirino: una cornice di legno con dei fili tirati in maniera regolare in modo da creare una griglia nel rettangolo vuoto delimitato dalla cornice. Come si fa con le fotografie da riprodurre, l'artista disegnava una griglia uguale (o ingrandita in proporzione) sul suo foglio, e copiava ciò che vedeva osservando lo spazio delimitato da ogni quadrato della griglia. Partizionando lo spazio era più facile disegnare ogni cosa nelle giuste proporzioni. Questo metodo lo usava Leon Battista Alberti, Leonardo, Durer... Noi facciamo la stessa cosa ma con dei materiali diversi: una cornice di cartone, dei fogli di acetato, un pennarellino indelebile.<br />Fissiamo con delle mollette un foglio di acetato alla cornice. Con il braccio teso e un occhio chiuso guardiamo nella conice e disegnamo direttamente sul foglio i contorni di ciò che vediamo. Successivamente suddivideremo un nuovo foglio di acetato in quadranti regolari, e useremo la cornice come il mirino di legno di cui parlavamo prima: con il braccio teso e un occhio chiuso, il mirino diventerà il punto di riferimento per i rapporti tra i volumi. Guardando dentro il mirino e disegnando su un foglio di carta fissato al tavolo potremo facilmente riprodurre la realtà circostante. Il mirino è un valido aiuto anche per i disegnatori più esperti, e deve essere considerato uno strumento di supporto che potrebbe essere ritirato fuori nei momenti di difficoltà.<br /><br />ESERCIZIO:<br />Disegno la mia mano in diverse posizioni e con degli oggetti con il mirino direttamente su acetato.<br />Disegno la stanza su carta, usando il mirino come "visore" di riferimento<br /><br /><br />materiali:<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyuYJUffq_JM0sPegUtlSDmNmTs2r_em8RxzZeMaifOTFwdGi84GYUgtUp2mFvYKsfEnouzrI9qHLV-1LSHpILDEvk8ymLSWP1CWKnU-tH7AplJIwhS7sAqmmnf13nz6Q17ZiYZGmkIX1e/s1600-h/mirinook.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 248px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyuYJUffq_JM0sPegUtlSDmNmTs2r_em8RxzZeMaifOTFwdGi84GYUgtUp2mFvYKsfEnouzrI9qHLV-1LSHpILDEvk8ymLSWP1CWKnU-tH7AplJIwhS7sAqmmnf13nz6Q17ZiYZGmkIX1e/s320/mirinook.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428013940363319154" border="0" /></a>disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-87442960567791334812010-01-04T08:51:00.001-08:002010-01-04T08:51:30.791-08:00disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-84745142919177003982010-01-04T08:28:00.000-08:002010-03-15T05:50:25.075-07:00lezione 4, 1-12-09Quarta lezione.<br />Il carnet di viaggio.<br /><br />La forma di rappresentazione "corretta" della realtà sembra essere la prospettiva. La codificazione delle sue regole, messa a punto durante il Rinascimento, sembrava finalmente spiegare come rappresentare in modo logico e razionale lo spazio circostante. <br />In realtà la prospettiva non è che UNA delle possibili forme di rappresentazione dello spazio, eletta dalla modernità come sistema razionale in grado di rappresentare l'intera concezione del rapporto tra l'uomo e il mondo. <br />Lo spazio prospettico è uno spazio codificato e perfettamente conoscibile in ogni suo dettaglio. Ma nella realtà, innumerevoli fattori concorrono nella percezione dello spazio: dalla luce al colore, dall'illusione ottica alle restrizioni del campo visivo, dall'atmosfera (fatta di aria, umidità, etc) stessa che esiste TRA gli oggetti e che ne varia necessariamente la percezione.<br />Oltre a questo, e forse prima di tutto questo, esiste l'uomo che percepisce lo spazio, e che a seconda dello stato emotivo deforma più o meno lievemente la percezione dei luoghi.<br />Un esempio interessante è la storia delle mappe. Quello che noi oggi reputiamo "oggettivo" ha in realtà una storia molto realtiva e complessa. <br />La visione satellitare della contemporaneità (da google earth a google maps) ben esemplifica la società globale iperscientifica e iperconoscitiva in cui viviamo. <br />La mappa zenitale della modernità raccontava altrettanto bene la necessità di comprendere e "possedere" lo spazio, dalla città illuminista alle spedizioni colonialiste. <br />Le mappe medievali invece raccontavano un aspetto esperienziale del muoversi dell'esploratore, che tracciava sulla carta la difficoltà di attraversare un bosco impervio, o una pianura immensa. Questo generava un visione geografica legata all'esperienza psicologica che più tardi avremmo chiamato psicogeografia (a questo proposito, e sulle implicazioni politiche delle forme di rappresentazione dello spazio, chi è interessato può leggersi David Harvey, La crisi della modernità, ed Net, 2002).<br />Dai percorsi scolpiti nelle incisioni rupestri, al mondo di Fra Mauro (monaco veneziano che disegnò una grande carta del mondo consciuto basandosi sui racconti dei viaggiatori che lo visitavano, e scrivendo le loro storie all'interno); dalle Vie dei canti di Chatwin all'Impero dei segni di Barthes (con il racconto di una Tokyo con dei punti di riferimento topografici completamente diversi da ciò a cui siamo abituati), fino ai numerosi carnet di viaggio (da Le Corbusier a Faravelli e Iliprandi), lo spazio può essere raccontato in molteplici maniere a seconda delle necessità e sensibilità e culture.<br />Dal punto di vista del disegno, il carnet di viaggio è un esempio emblematico delle miriadi di possibilità di recuperare il dato esperienziale dello spazio e renderlo in modo grafico. <br />Ne abbiamo sfogliati parecchi, in bibliografia li trovate quasi tutti, ma molti non sono facili fa recuperare.<br /><br />ESERCIZIO PER LE VACANZE: carnet di viaggio<br />Fare un carnet di viaggio delle vacanze di Natale. Indipendentemente di dove si è stati e quanta strada si è percorsa. Si può fare un carnet anche stando nella propria stanza. L'importante è che sia disegnato, e che cerchi di raccontare un'esperienza dello spazio.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4629354771113786306.post-82345656563704727532010-01-04T08:27:00.000-08:002010-03-15T05:50:02.179-07:00lezione 3, 17-11-09Terza lezione.<br />Copia dal vero.<br /><br />Il lavoro sullo spazio inizia dall'osservazione. La definizione delle regole del disegno (geometria descrittiva e prospettiva) è stata elaborata nei secoli a partire dallo studio della realtà, cercando un modo per sistematizzarla e riprodurla con un codice espressivo che apparisse "verosimile".<br />Inziamo a guardare lo spazio e a provare a capirne il ritmo e il susseguirsi di pieni e vuoti, cercando di guardarlo nella proporzione tra le parti più che in assoluto.<br />Sperimentiamo la differenza prospettica di un disegno fatto in piedi e uno fatto da seduti a terra. Studiamo la differenza di due disegni in rapporto alla dimensione del foglio e al livello di dettaglio: un piano largo richiederà di scegliere gli elementi essenziali alla comprensione dello spazio senza scendere eccessivamente nel dettaglio; un particolare ravvicinato richiederà invece di dettagliarne il più possibile le forme.<br /><br />ESERCIZIO: la naba<br />Scegliere un punto di osservazione e disegnare lo spazio davanti a sè (piano largo) stando seduti.<br />Dallo stesso punto, disegnare la stessa porzione di spazio stando in piedi.<br /><br />Scegliere tre particolari e riprodurli su tre fogli diversi scendendo nel dettaglio.disegnopphttp://www.blogger.com/profile/17738716090180518559noreply@blogger.com0