lunedì 4 gennaio 2010

lezione 2, 10-11-09


Seconda lezione.
Disegnare con la parte destra del cervello.

Nel 1979 Betty Edwards ha pubblicato il libro "Disegnare con la parte destra del cervello". È un manuale di disegno diverso dagli altri, che parte dal presupposto che il nostro emisfero sinistro del cervello, quello del linguaggio e della razionalità, prende sempre il sopravvento sul destro, inibendo la nostra capacità di disegnare.
La capacità verbale e analitica, che funzione in modo consequenziale e logico, tende a sopraffare la parte destra, visiva e percettiva, che lavora in modo parallelo per intuizioni e somiglianze.
Il disegno è legato in modo indissolubile alla percezione, e saper disegnare vuol dire quindi principalmente tornare a saper "vedere", riportando su carta ciò che percepiamo senza filtrarlo con i processi razionali.
Un esempio fra tanti è quello dei simboli infantili: nei primi anni di vita un bambino tende ad elaborare un sistema di rappresentazioni simboliche che resta registrato per tutta la vita adulta. Dovendo fare un ritratto quindi, l'adulto tenderà a disegnare la forma di naso registrata nel suo "campionario" d'infanzia anzichè guardare veramente e copiare il naso così com'è nella realtà.

Le capacità precettive sono 5: la percezione dei contorni, degli spazi, dei rapporti, delle luci e delle ombre, e del tutto (Gestalt). Recuperando e "depurando" queste 5 capacità con un percorso di esercizi, possiamo imparare a disegnare in tempi davvero brevissimi.
Il libro propone degli esercizi che eliminano gli ordini gerarchici e di senso nella copia dal vero, lavorando solo per rapporti interni tra gli spazi, linee e contorni visti come puri senza cioè nominare l'oggetto che stiamo disegnando, cosa che attiverebbe l'emisfero del linguaggio con tutte le sue conseguenze.

ESERCIZIO: il disegno di immagini capovolte
Copiare il disegno fornito in fotocopia (Picasso, Ritratto di Igor Stravinskij, 1920) tenendolo capovolto e sforzandosi di non cercare di capire quale parte del corpo si sta diegnando. Seguire semplicemente le linee e i rapporti tra essi.

Questo esercizio è molto utile quando dobbiamo ricopiare qualcosa di particolarmente complesso e pieno di dettagli: copiare le linee senza cercare di districasi razionalmente nel marasma di segni dando un nome a ogni cosa, a volte può aiutare moltissimo.

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